
Prepararsi tecnicamente
La preparazione tecnica è assieme alla preparazione fisica l’aspetto fondamentale per ogni viaggio in alta quota. Eppure ancora oggi è usuale vedere sulle montagne del Sud America principianti tentare di salire delle montagne solo per l’ebrezza di dire ho salito quella cima. E’ vero che alcune montagne sono tecnicamente facilissime ma non sappiamo che tipo di imprevisti possiamo trovarci a dover affrontare. Alla roulette russa è bene non giocarci.
La preparazione tecnica è “l’elemento” per una buona riuscita di un viaggio sulle Ande. Siano dei trekking o delle salite alpinistiche in entrambi i casi sono necessarie in funzione della propria scelta delle esperienze di apprendimento sulle montagne europee.
La conoscenza di alcune basi di tecnica pura:
- Per i Trekking l’esempio sono l’aver percorso itinerari che presentano parti nevose o tratti esposti dove l’apppoggio delle mani può essere necessario o trekking in cui vi sono brevi parti attrezzate e meglio se poi siete già stati in quota (3500 mt) anche solo con delle funivie.
- Per l’alpinismo la cosa migliore è aver effettuato prima dei corsi dove si imparano le tecniche di progressione di base su roccia, ghiaccio/neve, misto e poi almeno alcuni tra i 4000 mt più facili delle Alpi, un esempio sono i 4000 mt del Monte Rosa.
- Per lo sci alpinismo aver effettuato dei corsi che vi hanno preparato a tutti gli aspetti che caratterizzano questa disciplina (sci, alpinismo, autosoccorso in valanga, etc) e dei tour anche di 2 – 3 giorni consecutivi con tratti dove sono necessari l’uso dei ramponi e per coloro che cercano lo sci alpinismo in quota anche dei 4000 mt alpini.
La velocità è un altro aspetto della preparazione tecnica. Dove per velocità non intendiamo correre ma essere efficaci nelle cose che dobbiamo fare in alta quota.
L’efficacia in alta quota equivale a risparmiare energie, maggiore fluidità nella movimentazione e riduzione delle perdite di tempo che in questi luoghi sono fondamentali visto che già i ritmi sono decisamente più lenti di quelli nelle Alpi.
Altro elemento importante è la gradualità. Come anche sulle Alpi, sulle Ande il fare le cose in modo graduale diventa fondamentale per un futuro di viaggi in alta quota. Pertanto il consiglio è di partire con dei programmi che tecnicamente sono al di sotto della vostra portata in quanto questo permette di capire tante cose legate al proprio fisico, di capire le condizioni che usualmente queste montagne hanno, la loro meteorologia, etc. Tutti fattori che vi aiuteranno in un futuro di grandi salite in quota.
Concludendo sappiate che il 90% dei grandi alpinisti che hanno conquistato gli 8000 mt sono passati dalle Ande in quanto tutte le prove possibili ed immaginabili che facciamo sulle Alpi non sono sufficienti a capire come reagirà il corpo a quote veramente elevate.